SBK Monza 2006 ::: Impressioni di una giornata…

10 May, 2006 | SuXilo53

Una splendida giornata di sole, al contrario delle previsioni, scalda l’atmosfera dell’autodromo di Monza , sede del quarto round del campionato mondiale SBK, resa ancor più incandescente dagli scatenati piloti in pista che hanno dato vita ad emozionanti duelli tra i cordoli del velocissimo impianto lombardo. Lavorare per un azienda motociclistica impegnata attivamente nel campionato SBK ha i suoi vantaggi e avere un suocero Marshall capoposto in parabolica, ormai da diversi anni permette di essere uno spettatore di lusso a tutti gli effetti.
Lo scorso anno anche io, con indosso una tuta arancio, arrancavo in mezzo alla sabbia della parabolica a raccogliere relitti di moto strapazzate da esasperati piloti al di la dei propri limiti per limare decimi preziosi sotto la linea del traguardo…
Oggi è diverso!
La frattura alla caviglia e una pseudo forma di protesta nei confronti di una politica opportunista che fa leva sulla passione dei motociclisti mi hanno consigliato di vivere il week end di gara tra paddock e bordo pista, da privilegiato insomma…

Il primo amore non si scorda mai… recitava un famoso detto, ed infatti non appena arrivato in autodromo eccomi ospite in postazione parabolica dove parcheggio il rumoroso KTM al fresco sotto le frasche e al sicuro dai consueti ladruncoli da autodromo che, come ogni anno, sono pronti a caricare decine di moto all’interno di indiscreti furgoni…

Inizia la Superstock 1000.
Alessandro Polita #53 è ormai nel mio cuore ed è diventato uno dei miei piloti preferiti, non solo per il numero di gara che lo lega a me ma anche per la splendida prestazione che ha regalato durante il primo round di Valencia dove ha vinto dopo una splendida lotta con Silva, pilota spagnolo Kawasaki; ...quel 53 mi fa sempre effetto sulla carena di una moto!!!
Splendida gara del pilota Suzuki che conquista anche il secondo round portandosi indiscutibilmente in testa alla classifica generale.
Poco dopo metà gara, un autentico missile a due ruote esce di pista alla staccata della parabolica vittima di un guasto all’impianto frenante; una frazione di secondo per rendermi conto di quello che sta accadendo davanti ai miei occhi e l’impatto contro le protezioni è violentissimo! Il pilota viene letteramente lanciato in aria dalla sua moto che lo proietta verso la rete di protezione; i miei occhi vedono un corpo somigliante ad un pupazzo di pezza volare al di la della rete di protezione effettuando diverse rotazioni su se stesso e uscendo dalla via di fuga finendo nel parco.
Sono attimi di terrore.
Non ho mai provato una sensazione così forte dopo anni di motociclismo.
Ho paura.
L’atmosfera è molto tesa. Anche le persone che hanno condiviso con me questo spaventoso evento accusano il colpo.
Sono attimi di sgomento…
Dopo qualche minuto arrivano gli addetti della croce rossa che sono andati a soccorrere il malcapitato; gridano al miracolo!
Solo un dolore al bacino per il giovane pilota italiano che ha avuto al fianco il suo angelo custode…

Quasi tutti i piloti sono soliti passare sul cordolo all’uscita della variante ascari, provocando in certi casi forti sbacchettamenti che tendono ad aprire le pastiglie anteriori. Arrivati a 250 km/h a 150mt in fase di staccata, al momento di pinzare per inserire la moto in curva ci si trova senza freni e senza la possibilità di riprendere la situazione. Forse conviene sacrificare qualche decimo al giro esercitando una leggera pressione sulla leva del freno anteriore prima di arrivare in parabolica, giusto per sincerarsi dell’effettivo funzionamento dell’impianto frenante…

Decido di farmi un giro prima di gustarmi gara-1 SBK!
Abbandono la combriccola di tute arancio e, scortato dalla splendida ragazza scooter, mi dirigo verso il paradiso di ogni motociclista, il paddock!



Inizio a passeggiare attraverso i bilici, rigorosamente allineati lungo la via principale del ‘corso’ e una strana sensazione di insoddisfazione pervade la mia mente. Non sono più affascinato come un tempo da questa realtà, o meglio… ne sono talmente innamorato da non riuscire più ad appagare la mia voglia di Racing con un solo giro nel paddock da spettatore.
Il sogno, la meta da raggiungere, l’ambizione vera, capace di soddisfare ancora una volta la mia fame di motociclismo è quella di andare al di la della barricata.
Certo non con la presunzione di salire in sella ad una delle moto mondiali per partecipare ad una stagione in sbk ma quelle di appartenere attivamente al mondo delle competizioni come addetto ai lavori, si! Sarebbe la ciliegina che rende la torta perfetta…
Continuo a passeggiare…
Lo sconforto e l’insofferenza sono talmente fastidiosi da costringermi a fare un giro all’hospitality per alimentare il mio stomaco che inizia a chiamare…
Scambio qualche chiacchiera con alcuni colleghi che, come me, hanno potuto godere della gentilezza dell’azienda che ha messo a disposizione un area per ristorare i propri dipendenti e, tra una pizzetta e un sorso di bibita riesco ad essere in ritardo anche sulla partenza della gara…
Li sento partire!
Panino in mano e zoppicante corro verso la variante Ascari affamato di emozioni che solo i grandi piloti sanno regalare.



Mi perdo i primi 3 giri… ma Haga è ancora li, con i primi. Splendida bagarre. Bayliss, Corser, Haga e uno splendido Barros a lottare per la vittoria.
E’ un piacere vederli danzare tra i cambi di direzione dell’Ascari, soprattutto Bayliss decisamente più efficace del trio inseguitore. Infatti dopo qualche giro il pilota australiano lascia solo le briciole ai propri avversari guadagnando un rassicurante vantaggio senza essere immune da rischi. Due brividi all’uscita della veloce variante monzese hanno fatto sospirare le migliaia di spettatori accorsi…
Finisce cosi: Bayliss, Corser, Barros e purtroppo Haga, giù dal podio per pochissimo…

Nel frattempo Daniele con rispettiva consorte mi ha raggiunto. Decidiamo di ritornare al paddock a fare un giro per ristorarci prima della partenza della 600.

Distratti da miss mozzafiato, luccicanti motorhome e frenetici ospiti del circus iridato riusciamo a trovare il tempo di scambiare quattro chiacchiere con diversi amici e colleghi nuovamente incontrati al paddock.
Ma la mia insofferenza è costante…
Decidiamo di guardare le restanti gare in parabolica, a poche centinaia di metri dalla lingua d’asfalto, a stretto contatto con i protagonisti.
Uscendo dal paddock inizio a sentirmi meglio. Come si dice!? Lontano dagli occhi, lontano dal cuore… Eeheheheh!

C'è anche il tempo per un particolare giro d'onore in auto; è l'escluso della giornata ovvero il coriaceo pilota romagnolo Frankie Chili vittima di una spaventosa caduta sulla pista amica di Misano Adriatico che gli ha procurato la frattura del bacino qualche settimana fa. Il #7 nazionale saluta il numeroso pubblico da sempre vicino al pilota italiano senza nascondere la sua commozione fermandosi a salutare i 'commissari amici' della parabolica.
GRANDE FRANKIE...



Inizia la supersport che conferma il dominio del solito Charpentier per questa volta privato del primo gradino del podio a causa di una penalità assegnata dalla direzione gara a causa di una sospetta partenza anticipata.
Caduta del rivale Curtain che manda in fumo la possibilità di recuperare qualche punto in classifica. Ottimo quarto posto per il pilota del team Italia Roccoli sostenuto dal proprio fan club, presenza ormai consueta della parabolica…



Splendida Gara 2 SBK per NitroNori Haga che riesce ad agguantare un podio a seguito di una condotta di gara strepitosa. Doppietta per un imbattibile Troy Bayliss seguito dal connazionale Troy Corser. Quarto posto per Barros che esce definitivamente dalla crisi di Valencia.
Veder le splendide derivate dalla serie uscire dalla parabolica di traverso con la ruota posteriore fumante è un emozione indescrivibile. Ho ancora davanti agli occhi Haga e Barros di traverso lanciati verso la prima variante!!! Da paura…

Al di la di tutte le emozioni contrastanti che ho provato durante la giornata, ritengo questa esperienza meravigliosa ma, con tutto il rispetto per i mostri sacri del motociclismo sportivo, inparagonabile ad una sana giornata in pista in compagnia ad un buon gruppo di amici.

Suxilo#53




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