Motoestate 2010 :::: 06 giugno Franciacorta

18 Jun, 2010 | Moto Web

Nuovo casco Suxilo
La seconda prova del Trofeo Motoestate che si disputa sul circuito di Castrezzato in Franciacorta fa da epilogo ad un periodo particolare della mia vita e rappresenta un complesso crocevia di emozioni. Anche il mio consueto report sarà diverso rispetto al solito... Paura e Gioia sono state le emozioni che mi hanno accompagnato in questo particolare maggio 2010; paura in quel "tredici maggio" in cui ho dovuto fare i conti con i dolori causati dal "botto" di cui sono stato protagonista. Paura svanita dopo poco tempo grazie alla seconda più grande gioia della mia vita...

Gaia Ognibene


31 è l'anagramma di 13 ed è proprio in quel 31 maggio ore 15.35 che tutti dolori del corpo e dell'anima vengono curati dalla nascita di un meraviglioso esserino di 2.995 kg che prenderà il nome di Gaia Ognibene.

L'enorme sforzo di una splendida mamma CRI mi ha regalato un momento indimenticabile. Un sogno, l'ennesimo, che ha saputo trasmettermi una grossa carica emotiva. Gaia entra a far parte di una grande famiglia che non si ferma al cognome Ognibene ma che si estende molto più in la.

Dopo la tragedia di cui io e mio padre siamo stati vittima mi sono sentito "adottato" da tutta la grande famiglia di Cristina che mi è stata vicina in modo unico. Calore che non ho mai smesso di sentire anche con il passare degli anni e che mi ha dato la forza per passare i momenti difficili.
L'arrivo di Alice più di quattro anni fa ha trasmesso una luce diversa nei nostri occhi, una luce che si riflette ancora oggi nello sguardo di una bambina che possiede un'anima familiare... Gaia è un altro grosso regalo che il destino ha saputo regalarmi quasi come per cercare di cancellare tutto il male che mi ha fatto.

I ringraziamenti solitamente amo farli al termine di ogni mio report ma in questa occasione penso sia giusto farli ancor prima di iniziare...
Sono Cristina e Sergio le due persone che voglio ringraziare perchè sono coloro che mi hanno dato coraggio e mi hanno fatto sentire libero di decidere se prendere parte a questa gara o meno, senza nessun timore.
Una moglie come Cristina per uno come me è impossibile da trovare altrove; poche parole non potranno mai spiegare la sua unicità...
...e una figlia così non poteva nascere che da una grande persona. Dare del "lei" a Sergio è per me ormai una forma di rispetto per la figura che rappresenta nella nostra famiglia; ma Sergio per me è molto di più di un semplice suocero. Sono davvero rari i momenti in cui lo vedo in quel ruolo, molti meno di quelli in cui sento Sergio come un amico, una figura importante legata al mondo delle due ruote, una persona che mi ha permesso di realizzare un sogno; una persona capace di trasmettere passione pura e con cui mi sento di parlare la stessa lingua...

I suoi sacrifici, le nottate in box per preparare la moto per la gara, instancabile davanti ad una marea di attrezzi riposti su quella panca su cui la #53 è stata ormai curata diverse volte anche se la mattina dopo la sveglia sarebbe inevitabilmente suona alle cinque per andare al lavoro...
Difficile non rimanere basiti davanti a tanta passione e impossibile non rendere un grosso GRAZIE al mitico e unico Jeremy Sergio.

#53 e Leopardo fianco a fianco sul carrello in partenza da Pioltello dove la Giallo/Blu Yamaha viene dimessa dalla clinica Gazzoli dopo aver riascoltato la sua voce a seguito dell'intervento chiururgico effettuato dal Primario Ambrogio...

Grazie all'amicizia e alla disponibilità di Gigi, che ha creduto ancor più di me nella mia ripresa fisica in vista della gara, il box #14 ci aspetta. Sergio alla guida della zafiracarrellizzata si porta avanti seguito con calma da un Suxilo meno stressato del solito che, alla guida del "piccolo" si dirige verso l'autodromo dopo una buona cena e rinfrescato da una doccia.
Dopo un viaggio piacevole, solo con i miei pensieri, trovo una bella sorpresa ad accogliermi all'accesso in autodromo. Dopo le ventidue divieto di accesso al paddock per qualsiasi mezzo. Tutti in parcheggio ad aspettare l'arrivo del nuovo giorno...
Neanche questa piccola rogna mi infastidisce e, una volta parcheggiato il camper per passare la notte, raggiungo a piedi Sergio nel paddock per informarlo del cambio di programma. Birretta della buonanotte e tutti a nanna per riposare il fisico in vista del ritorno in sella...

Il risveglio salutato dalla lunga coda di automezzi fermi davanti all'accesso al paddock mi consiglia di prendere tempo e di riempire la pancia con una buona colazione al bar prima di farmi contagiare da qualsiasi forma di nervosismo. La mia innata repulsione a qualsiasi tipo di "attesa" complica la mia vita in questa società in cui la coda sembra essere ormai all'ordine del giorno...

Primo turno alle dodici e quaranta.

Sono tranquillo perchè la mia mente è consapevole che sarà un turno di riavvicinamento alla pista; sarebbe inutile rischiare ed è fondamentale riprendere le misure alla moto e alla pista. Mi vesto con calma in attesa dell'ingresso in pista. Sono pronto, scendo dal camper e mi dirigo nel box dove Sergio e Puppa, arrivato in mattinata, mi fanno mille raccomandazioni. Sta per finire il turno che mi precede.

Bandiera Rossa.

Tutti i piloti rientrano in corsia box disponendosi in coda per uscire nuovamente...
Dopo qualche minuto tutti fuori!
Quattro chiacchiere per far passare il tempo ma l'attenzione è sempre la alla pista. Sergio riceve notizie riguardo alla caduta.
Sembra essere preoccupato ma cerca di non farsi vedere/sentire per non trasmettermi apprensione.
Dopo qualche minuto l'elisoccorso sopra le nostre teste e lentamente atterra sul tracciato.
Volti "tirati" ed è difficile parlare di altro se non dell'incidente appena accaduto...
Arrivano notizie confuse... Radio Paddock si fa sentire fin dentro al box.
Decido di togliermi casco e guanti; la situazione sembra essere drammatica.
Un vuoto allo stomaco mi percorre e molti pensieri attraversano la mia mente. Flash-back al tredici maggio.

Cerco di non pensarci... I minuti passano e con essi anche i miei sospiri...
Sentiamo accendere i motori dell'elisoccorso.
Si alza in volo e poco dopo anche l'ambulanza lascia la pista.

Tocca a noi.

Cerco tranquillità dentro di me. Sono sereno...
Entrare nuovamente in pista non mi trasmette paure particolari o timori. Mi sento sciolto e rilassato...
Provo ad ascoltare il mio corpo e sentire quali dolori affiorano...
Lungo le curve del toboga bresciano il mio polso sembra influenzato dal mio inconscio.
Qualche millesimo di secondo di latenza tra la mente e il polso in fase di apertura del gas; oltre a questo anche le staccate sono decisamente più timide del solito. 1.17.8 ne è il risultato...

Puppa 'n' Sergio support


Al rientro al box, coccolato come un pilota di MotoGP, nessun commento particolare sulla mia prestazione ma solo qualche domanda da parte di Sergio e Puppa per sincerarsi delle mie condizioni fisiche. Trovo serenità a parlare con loro. Quanta passione e amicizia per stare li con me a condividere certi momenti.

Il tempo perso acciorcia decisamente la pausa che ci divide dal secondo turno in previsione alle quattordici e venti.
Presente anche Gigi Rizzo in questo turno per prendere confidenza con il tracciato dopo una faticosa mattinata di lavoro... e, una volta finito il turno e smessi i panni del pilota, rieccolo in officina nuovamente al lavoro!

Secondo turno che mi trasmette molto più feeling rispetto al primo. Riesco a guidare un po più sciolto ma comunque al di sotto delle mie aspettative.
Solo il ginocchio e la schiena mi danno fastidio durante la guida. Per il resto tutto bene.
Anche la latenza in fase di apertura gas sembra essere ridotta. Segni di miglioramento evidenti anche negli spostamenti in sella e in frenata. 1.16.6 il miglior crono.

Rientrato al box ho voglia di una doccia provato dal grande caldo.
Una volta ritornato in borghese moto giù dal cavalletto e via verso il box delle verifiche pre-gara dove i commissari FMI hanno voglia di complicare la vita a diversi piloti tra cui il sottoscritto. La novità del momento è questa: la categoria 600 aperta deve avere la tabella gialla con il numero nero così come dice l'elenco delle norme FMI che il commissario mostra prontamente. quasi come uno studente voglioso di dimostrare tutte le sue ore di studio, una volta evidenziate le nostre perplessità! Risultato: #53 rimandata agli esami di riparazione con un nuovo numero conforme al regolamento.

Una volta tolto il casco il mio cervello è entrato in [Racing mode:off] e tutti i miei pensieri e desideri sono rivolti alla piccola Gaia e alla sua mamma; grazie al grosso lavoro di Sergio e Puppa che non mi fanno nemmeno avvicinare alla moto prendendosene cura maniacalmente, riesco a prendermi qualche ora di libertà e tornare a casa per abbracciare le mie splendide donne. Il viaggio di ritorno a casa è un mix di pensieri che fondono l'adrenalina trasmessa dalla #53 e l'emozione, ancora palpabile, che mi ha regalato il momento del parto in cui ho visto nascere Gaia.

Preparazione degli adesivi per rendere "a norma" la #53 (impossibile non rendere omaggio anche a Gaia) e, dopo una cenettina in famiglia, ritorno in autodromo per riposare in camper in vista del primo turno di ufficiali lontanto dagli eventuali allarmi notturni del piccolo gioiellino di casa Ognibene.



Continua...



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