Premier National Cup 2011 ::: Round 4 Mugello

30 Aug, 2011 | SuXilo53

Alice
Come da "tradizione Promoracing" la fine delle vacanze coincide con la quarta prova della Premier National Cup il cui calendario prevede l'ennesimo appuntamento sullo splendido tracciato internazionale del Mugello ancor più "tirato a lustro" a seguito della gara di campionato del mondo MotoGp disputata nel mese di luglio.

#53


Il report di questa trasferta è perfettamente descritto in questa immagine che rappresenta l'epilogo di una trasferta ma anche la prospettiva della fine di una splendida avventura che si è aperta più di tre anni fa, momento in cui ho deciso di giocare a fare il pilota per l'ennesima volta.
Anni meravigliosi in cui il mio cuore è stato attraversato da un'enorme quantità di emozioni, forse troppe, rendendomi sicuramente una persona migliore ma anche una persona più stanca...
Quel fuoco della passione che ho sempre vissuto per questo sport, così forte all'inizio di questa esperienza, ha dovuto scontrarsi contro numerose difficoltà che hanno sempre avuto l'intento di spegnerlo senza mai riuscirci fino in fondo; quel fuoco non si spegnerà mai ma sicuramente oggi la sua intensità non è la stessa di qualche anno fa.

Il dolore degli infortuni, l'amarezza delle delusioni sportive, le enormi difficoltà economiche, il pensiero di avere tre meravigliose donne a casa ad aspettarmi hanno avuto il sopravvento su tutte quelle emozioni che ho avuto la fortuna di vivere in questi splendidi anni.
Nel paddock in giro per l'Italia ho incontrato persone meravigliose con cui ho avuto la fortuna di parlare la mia stessa lingua e da cui ho imparato tanto...
Ho condiviso tante emozioni e tante situazioni di questa splendida avventura con un suocero "molto speciale" che, con grande sensibilità, ha saputo vestire i panni del meccanico, del padre e dell'amico.
Il ringraziamento più grande per questi splendidi anni va a lui e... a sua figlia per cui mi è difficile trovare le parole giuste per spiegare quanto sia stata grande durante tutti questi anni. Facendo sacrifici economici insieme a me ha permesso alla nostra famiglia di vivere un sogno, un sogno che talvolta mi sembrava addirittura troppo grande...
Abbiamo ricevuto tante critiche. Ci siamo scontrati contro lo scetticismo di coloro che non sanno emozionarsi davanti ad una moto; abbiamo lottato contro la facile razionalità di chi non è in grado di capire quello che rappresentava per noi questa esperienza; abbiamo sofferto per aver sentito l'invidia di chi si è creduto superiore senza aver mai aperto gli occhi davanti alla realtà... ma alla fine siamo arrivati in fondo a questa avventura. Sicuramente non indenni ma siamo caduti in piedi...

Omar, Ivano e Pino di questa avventura rappresentano tre figure molto importanti i quali, insieme a Puppa che lo è ormai da tempo, sono diventati grandi amici. Persone con cui è bastato uno sguardo per capirsi, una parola per entrare in sintonia...
Allontanandomi dalle corse sono molto dispiaciuto di perdere questo rapporto che insieme al clima del paddock, ai tramonti del Mugello, al profumo di benzina, al frastuono delle centoventicinque SP alle nove di mattina, all'appendersi al gazebo "che vola via" con le raffiche di vento, alle serate in pizzeria a parlare di tempi sul giro, al rientrare in pista per battere il tempo di Omar, al sentirsi al telefono per dire "a che ora partite?", all'andare alla sala stampa a ritirare i tempi, al guardare le velocità massime, agli sfottò in pit-lane, al cuore che batte forte prima di entrare in pista, al prendere lo scooter per andare a fare un giro nel paddock lentamente facendosi accarezzare dalla brezza della sera, al "che mescola usiamo per la gara?", al "hai fatto la pressione?", alla noia di andare a fare le verifiche tecniche, ai click delle sospensioni, al "Oh andiamo che c'è il breafing", alla follia di Ivano, agli sbadigli di Omar dopo cena, allo zainetto di Puppa sul camper e il suo "Hai sentito Alberto?", all'apprensione di Sergio che ronza intorno alla #53, agli SMS a Cristina con scritto "primo turno andato!", alle foto nel paddock, al "Peccato che sei partito male!", alle foto con l'ombrellina di Promoracing, all'acquisizione dati...lascierà un enorme vuoto dentro di me!

Questa trasferta ha saputo trasmettermi delle nuove emozioni che rappresentano il mio futuro. La presenza di Alice mi ha permesso di godere dei momenti insieme e di farmi emozionare proprio da quelle ore passate insieme.
I giri in scooter a zonzo per le stradine del circuito mi hanno fatto respirare un profumo di paternità che prima non riuscivo a sentire in modo così intenso. Il giro in pista in bicicletta insieme è stato meraviglioso. Mi sono emozionato guardando la sua felicità nel saltare sui cordoli del circuito...

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Ho avuto paura, molta più di quella causata dalla mia caduta, quando l'ho sentita urlare dopo essere caduta in bicicletta ed aver picchiato la testa sull'asfalto. Ho sentito il cuore in gola mentre andavamo al Medical Center...

Tutte queste sensazioni vissute al fianco della mia piccola principessa, ancor prima della caduta, mi avevano fatto capire che forse il momento di girare la chiave sulla posizione OFF era arrivato. La caduta lo ha confermato.

Se Sergio riuscirà a fare l'ennesimo MIRACOLO proverò a prendere parte all'ultima gara in Franciacorta, se non mi sarà possibile il sogno può considerarsi finito! Sarà un inverno diverso quello che mi aspetta...ma non per questo meno bello ed affascinante dei precedenti.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI...





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