Rijeka ::: Luglio 2013 ::: Endurance Bobo Racing

19 Jul, 2013 | SuXilo53

Rijeka Endurance Bobo Racing
Dopo più di un anno dall'ultima esperienza in pista come wild card in occasione della gara di Trofeo Motoestate sul circuito di Imola eccomi di nuovo alle prese con un'altra gara, anche se amatoriale, ma pur sempre una competizione...
Tutto diverso rispetto alla trasferta Romagnola anche se gran parte dei protagonisti sono rimasti gli stessi...
Destinazione il circuito croato Automotodrom Grobnik Rijeka, meta prediletta di Andrea, vice presidente del Motoclub Osio Sotto e organizzatore della spedizione.
L'aspetto preparazione bagagli e gestione logistica occupa i giorni che precedono la partenza, fissata per il giovedi sera post ufficio, appollaiati sulla furgozafira in questa occasione in veste pulmino pro famiglia Ognibene/Gazzoli al di la del confine.
Moto e accessori trasportati dal mitico Ferdi con cui ho il piacere di chiacchierare per gran parte del viaggio di andata. Un viaggio piacevole in cui le parole la fanno da padrone. Dagli argomenti più leggeri fino ad arrivare a discorsi più importanti, a tratti toccanti, da pelle d'oca, che hanno fatto seguire anche momenti di silenzio; di riflessione...
Atmosfera spezzata da un'autentico uragano che si abbatte sulla carovana bergamasca tra il Veneto e il Friuli regalandoci uno scenario a dir poco "apocalittico".
Tra una sosta e l'altra la meta è sempre più vicina, e con essa anche quel letto che gran parte del gruppo sta sognando per ritemprare il fisico in vista dell'atipico venerdi di gara.
La colazione dei campioni saluta un fresco venerdi croato di metà luglio che ci porta in autodromo poco prima delle nove del mattino dopo aver fatto la scorta di carburante per affrontare la giornata in pista.
In diversi momenti del viaggio, percorrendo le strade croate sembra di rivivere una cartolina di vent'anni prima; strade, edifici, strutture ferme ancora ad un passato che resta protagonista a scapito di un presente che ha visto entrare questa nazione nell'euro e che, inevitabilmente, dovrà fare qualcosa per dare lustro ai propri punti di forza.
Una volta arrivati all'Automotodrom Grobnik c'è giusto il tempo di scaricare moto/accessori e compilare tutti i documenti del caso per vedermi già alle prese con la vestizione, attraversato da un velo di tensione mia compagna abituale ormai da anni in occasione delle uscite in pista.
Non ho voglia di stress.
Voglio che questa occasione sia puro divertimento anche a scapito della prestazione pura in sella. Quello che per anni è stato il protagonista principale delle mie uscite in questa occasione voglio che sia il contorno a favore di un week end di buona compagnia, mare e star bene.
E' così che inizia il mio week end Croato...

Finalmente arrivato il momento di salire in sella dopo tanti preparativi; il risultato non è dei più esaltanti. Al primo run il contatto con la pista croata è decisamente negativo. La mia difficoltà nel mettere le ruote al posto giusto dopo tre anni di assenza dal tracciato e un anno di astinenza dalla guida in pista viene amplificata dalla pessima condizione dell'asfalto che presenta delle buche fastidiose almeno in metà della sua estensione.

Suxilo in Action Rijeka

Il rientro ai box mi lascia qualche perplessità. Perplessità che cerco di accantonare in vista del secondo run dove spero di avere, perlomeno, abbattuto la difficoltà di guida dopo tanto tempo lontano dalla moto.
Il risultato è lo stesso! Difficoltà nella guida e completamente in balia delle buche.
Tutte queste difficoltà sommate assieme non rendono la mia guida fluida e anche le traiettorie ne risentono.

Al secondo stop il morale è pessimo.
Cerco di fermarmi un attimo per riflettere.
Scaricati i dati dell'acquisizione inizia la mia fase di studio volta a capire come migliorare le mie prestazioni, decisamente scandalose.

Grazie ai consigli di Ferdi, risultato comunque più "in palla" rispetto a me, riesco a capire qualcosa di più e il successivo rientro in pista è decisamente più positivo e i tempi sul giro iniziano a parlare una lingua diversa.
1.38.9 è ancora lontano da quel 1.36.1 fatto segnare nel 2010 ma non ho la pretesa di ritornare a quei livelli pertanto cerco di migliorare step by step in ogni singolo turno.

Il miglioramento di guida comporta anche un adattamento della moto alle nuove condizioni tanto da rendere necessaria la modifica del rapporto finale andando ad "allungare" un po per evitare di usare la moto troppo tempo al limitatore.
A fronte del cambiamento tecnico, il quarto run è decisamente migliore; mi è possibile girare costantemente sul passo del trent'otto riuscendo a siglare un 1.38.1 come best lap.
La stanchezza purtroppo inizia un po a farsi sentire...
Decido di riposarmi in vista del turno di prove ufficiali programmato per le tredici.
Cinque giri per me e cinque giri per Ferdi decreteranno la nostra posizione di partenza!

Cupolini MotoClub Osio

Uno dei momenti chiave della giornata (assolutamente da riportare ed immortalare) è rappresentato dall'ingresso in pista di Sergio in sella alla #57, Yamaha R6 1999 che fu di Suxilo. La prima 600 della mia vita!!!
Peccato per l'esito dell'evento risultato nullo a causa di un problema meccanico irrisolto che lo ha costretto ai box senza poter vivere questa magica esperienza. Lo aspettiamo alla prossima...

Jeremy Sergio in action

Qualche attimo di relax facendomi cullare dalla fresca brezza del bel clima croato prima di risalire in sella. Il primo a scendere in pista è Ferdi che al termine dei suoi giri in pista riesce a siglare un 1.39.9 come best lap, alle prese con il traffico in pista che non gli ha permesso di effettuare un giro "pulito".
Come da accordi appena rientrato dal suo turno effettuamo un test di cambio trasponder nel box in vista della gara in modo da rodare il meccanisco ed evitare inceppamenti; è la volta della #53 in pista.
Pochi giri col testone nel cupolino fino ad agguantare la quarta posizione sulla griglia con il tempo di 1.38.0
Sempre molto lento ma comunque abbastanza soddisfatto...
Unica nota di riflessione il fatto di non riuscire a divertirmi in sella.
Sono stressato. Le fatiscenti
vie di fuga e il medical center rimasto agli anni '70 continua ad alimentare pensieri nella mia testa e il gusto nel percorrere le splendide curve del toboga croato è sempre più condizionato.
Il tracciato nella sua estensione è sensazionale. Meraviglioso. Immaginare un Rijeka con asfalto, vie di fuga e infrastrutture del Mugello sarebbe da sogno. Ma è utopia e quindi dobbiamo fare i conti con quello che ci può offrire...

Assisto rilassato ed emozionato agli attimi della partenza. In perfetto stile "endurance" con partenza del pilota in corsa fino a raggiungere la moto ferma dalla parte opposta del rettilineo di partenza sostenuta dal proprio meccanico.
Ferdi e Sergio i protagonisti di questo affascinante passaggio...

Resto ammaliato. Mi godo il momento surreale...
Non perfetta la partenza di Bellini che rimane per qualche attimo al palo per un incerto avvio della sua R6; l'esperienza del veloce pilota bresciano lo riporta comunque in quarta posizione già al taglio del primo passaggio. Bravo Ferdi! Grinta!

Al muretto assisto da spettatore in attesa del mio turno apprezzando l'ottimo passo che riesce a mantenere il mio compagno di squadra, forte di una condizione fisica davvero invidiabile nonostante i suoi 48 anni mostra un fisico da vero Iron Man.

Passo costante sul trent'otto nei primi giri per poi cedere qualche decimo nella seconda parte di gara stabilizzandosi sul quaranta intorno alla fine, portando il team Osio Sotto in seconda posizione al cambio pilota dopo 23 estenuanti giri e 40 minuti di fatica...

Il mio turno si apre con la grinta di un tricheco sotto il sole d'agosto...
La paura di infortunarmi e il pensiero proiettato al giorno successivo disteso davanti al mare non possono che essere le premesse di una gara in difesa e il tempo di 1.41.355 ottenuto al primo giro in pista ne è la testimonianza.
La mia gara pertanto si evolve senza grosso entusiasmo nella sua prima parte, in balia delle buche e facendo i conti con la stanchezza fisica, un aspetto da gestire accuratamente per portare a termine il mio lunghissimo RUN di 23 giri, come da accordi del team.

Dopo qualche giro ad ogni passaggio sul traguardo il mio sguardo sempre alla ricerca del tabellone di segnalazione esposto da Cri...

"- Ma quando cazz mettono sto L10? " pensavo col testone sotto il cupolino...

Questo perchè dopo il decimo giro di ogni turno dal muretto avrebbero esposto il numiero di giri fatti; questo è l'accordo deciso prima della partenza.
Quel barlume di divertimento dei primi giri si trasforma in sofferenza da metà turno in poi. Ogni frenata, inserimento o cambio di direzione un autentico martirio per i miei muscoli privi di alcun tipo di allenamento...
Ma l'orgoglio, più forte del dolore, mi ha permesso di portare a termine il mio RUN di 23 giri al fine di ottenere un buon risultato di squadra per il Motoclub Osio Sotto...

Pacchiana, il terzo membro dell'equipaggio, presa in prestito la moto di Beppe, si rende protagonista anch'esso di una buona prestazione riuscendo a mantenere un passo del quaranta con qualche puntatina sul trentanove a testimonianza dell'ottimo momento di forma che sta vivendo e delle sue indiscusse qualità di pilota.
Peccato per il guasto tecnico che lo colpisce a 8 giri dalla fine quando tutto il team era convinto di aver raggiunto l'obbiettivo, forti del giro di distacco sugli inseguitori.

Allerta!!!
Caos al muretto e Jeremy Sergio, team manager ormai di rodata esperienza, mette tutte le cose apposto. Mi invita a rimettere la tuta per dare il cambio a Stefano e coordina le numerose persone attorno alla moto per rimboccare qualche litro di benzina e per aiutarmi nella vestizione post "sbrago".
Chiedo al mio penoso fisico di fare l'ultimo sforzo per provare a portare a casa il risultato...

Gomme fredde senza termocoperte e la consueta grinta di un scoiattolo in letargo mi portano sul tracciato croato per ultimare la nostra gara.
Il passo è sempre quello solito ovvero lentissimo ma fortunatamente la fatica sembra essere un lontano ricordo.
Compio gli otto giri finali senza problemi controllando il distacco rispetto all'equipaggio inseguitore che si stabilizzerà sui quaranta secondi al momento della bandiera a scacchi, salutata con entusiasmo, e che ci regala il terzo posto assoluto e la prima posizione della categoria 600!!!

Bellini, Ognibene, Pacchiana podio Rijeka Endurance Luglio 2013

Il momento più bello del week end è stato il rentro al box. La festa. I sorrisi. Gli abbracci. L'ennesimo momento indimenticabile impresso come una foto nella mia anima...
Tutto il resto, per quanto mi riguarda, assolutamente insoddisfacente ad eccezione della consapevolezza di quanto vada forte la #53.
Un vero missile grazie alle manine di Roberto Tecnobike.

Rientro al Box Rijeka

Ho voglia di scendere ancora in pista senza grossi pensieri cercando di guidare come sono capace, senza paura alcuna e senza andare con il freno a mano tirato!!!
Ci riuscirò ancora?

Per la prima volta un podio con lo spumante. Proprio come quelli veri.
La coppa ceduta al Motoclub a titolo di ringraziamento per lo splendido week end che hanno saputo regalarci, il vero valore aggiunto di un week end pieno di positività...

Motoclub Osio Sotto a Rijeka




Photo CRI




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