TEST :::: BMS BIANCHI Midi 15.5 hp 50 cc 2T

E’ un dato di fatto che l’Italia, in materia di minimoto, sia un punto di riferimento, sia sotto il punto di vista tecnico che quello sportivo. Per questo il team MRM dopo aver provato la BLATA, di provenienza Ceca, ha deciso di sondare le potenzialità di un’altra moto di produzione straniera, la francese BMS alias Bianchi Motor Sport in versione Midi. La BMS inizia a produrre moto nel 2002.



Con il suo primo prototipo partecipò all’ultima finale di campionato Francese, guadagnandosi un felice 2° posto. Nel 2003, videro la luce ben 25 moto interamente costruite a mano, fu così che la BMS cominciò a scalare con successo le classifiche del campionato Francese.



Contemporaneamente si concludeva la posa in opera delle linee di produzione e dal 2004 ad oggi la BMS è stata in grado di produrre oltre 50 moto il mese, raggiungendo un potenziale produttivo di circa 1200 moto l’anno. La BMS ricalca la filosofia aziendale dell’italiana ZPF, costruendo internamente quasi la totalità del
mezzo, anche se per quanto riguarda le motorizzazioni si appoggia a prodotti già esistenti
nel mercato, come, del resto, è per la BZM o la Polini. Per quanto riguarda il mercato Italiano, già durante la stagione 2004, Roberto Pedullà e Danilo Ciuti hanno portato in gara una delle prime BMS, senza, purtroppo, ottenere buoni risultati a causa di un evidente gap tecnico della casa transalpina rispetto alle più titolate italiane. Quella che la BMS ha introdotto adesso sul mercato, è sicuramente molto più evoluta rispetto alle precedenti versioni e la moto da noi testata, è all’altezza della situa zione. Esteticamente, la moto si
presenta molto accattivante ed aggressiva, tanto da presentarsi come una delle minimoto più
belle attualmente in commercio. Molto bella è la piastra centrale in alluminio ricavata dal pieno che, congiunge il telaio sotto sella e il telaio portante; degno di è anche il nuovo forcellone posteriore. Il codino, a punta con dorsatura rialzata centrale, ricorda la caratteristica pinna di uno squalo; mentre il musetto, molto appuntito con “becco”, che punta verso il basso è in vetro scuro conferisce all’insieme un look molto racing. I freni idraulici hope sono poi la ciliegina sulla torta, oltre che performanti, sono anche molto belli e curati nei dettagli.Per quanto riguarda la realizzazione del mezzo ci troviamo di fronte ad una moto con tutte le carte in regola. La struttura portante del telaio è interamente in alluminio leggero, con le piastre di congiunzione ricavate dal pieno ed il traliccio in tubi saldati. Il forcellone posteriore a capriata è anch’esso in alluminio. Nel complesso, tutta la struttura è molto rigida ed imprime una notevole rapidità nei cambi di direzione, un’accentuata sensibilità e reattività alle sollecitazioni esercitate dal pilota sulla moto. I cerchi a 5 razze, sono ricavati dal pieno, così come dal pieno sono ricavate anche le piastre porta pedana, le pinze freno, le piastre della forcella anteriore, il tappo della benzina e molti altri particolari costruttivi. I dischi freno, a margherita, garantiscono un ottimo funzionamento per tutto il percorso di gara grazie ad un buon sistema di raffreddamento. Per quanto riguarda la motorizzazione, la moto, da noi provata, era equipaggiata di un blocco motore da 50 cc interamente BZM con carburatore Dell’Orto PHBG 21, fornito di ottimo spunto in fase di apertura e buon ‘tiro’ ai medi regimi e in alto. Le condizioni climatiche non ideali, (per non dire ‘disperate’) hanno reso difficile il test, tanto da non permettere una buona lettura delle
reali potenzialità della moto. Mattinata con pista completamente bagnata e pomeriggio con pista umida tendente all’asciutto.









Prova in pista

GOMME: Junior R sia su asfalto completamente bagnato che su asfalto umido.

FRIZIONE: 9000 rpm

POSIZIONE DI GUIDA:



Nonostante l’impressione di essere molto compatta, la BMS risulta sostanzialmente comoda. Le pedane in posizione ‘avanzata’ permettono una certa comodità di movimento dei piedi; tale condizione però rende più difficile la possibilità di caricare in modo naturale il peso sull’avantreno e, in molte occasioni, è necessario concentrarsi molto su questo aspetto per evitare di sentire l’avantreno galleggiare e sollevarsi da terra. Tale condizione è più evidente sull’asfalto umido più che su fondo bagnato dove la BMS si fa guidare davvero bene. Anche l’ampio spazio sulla sella permette di muovere bene il corpo e trovare la posizione ideale, senza costringere oltremodo il pilota ad una guida ‘obbligata’.


FRENATA:



L’impianto frenante idraulico HOPE a sei pistoncini rende la frenata eccezionale. Pronta e modulabile al punto giusto tanto da riuscire a staccare forte senza grossi rischi anche sul bagnato. Peccato non aver potuto provare su asfalto completamente asciutto con gomme slick!


INGRESSO IN CURVA:



In condizioni di asfalto bagnato si dimostra sensazionale in fase di inserimento. Anche imprimendo una leggera pressione sui freni, la BMS trasmette un buon feeling anche grazie al buon lavoro delle Junior R che si dimostrano davvero performanti. Anche in condizioni di umido risulta buona in inserimento trasmettendo una sensazione di grip esagerato, quasi a chiudere eccessivamente la linea ideale.


PERCORRENZA CURVA:



Sul bagnato è impeccabile. Tiene ottimamente la linea e non allarga la traiettoria in nessuna condizione di asfalto, più o meno bagnato. Sull’asfalto umido inizia ad accusare qualche indecisione soprattutto a causa dell’errata pressione delle gomme, ideali per l’asfalto bagnato ma non per l’asciutto. Junior R troppo sgonfie che tendono a scivolare verso l’esterno rendendo difficile il raggiungimento del punto di corda ideale. Il poco tempo a disposizione ha impedito ulteriori giri con gomme più gonfie.


USCITA:



L’erogazione esplosiva del motore BZM rende la fase di accelerazione in uscita dalle curve, soprattutto quelle più lente, davvero impegnativa. Importantissimo il bilanciamento del peso per dare direzione all’avantreno. Sia sul fondo bagnato che umido il telaio assorbe molto bene la potenza scaricata a terra, trasmettendo un buon feeling al pilota. Non aver potuto testare questa caratteristica su asfalto asciutto con gomme slick è davvero un peccato! Data l’esplosività dell’erogazione, l’uscita di curva rappresenta uno dei punti di valutazione fondamentale della minimoto transalpina.


CURVE VELOCI:



Sul bagnato tiene bene la linea anche se la sensazione è quella di non portarla realmente al limite e di non poterne saggiare le reali potenzialità. In ogni modo il feeling che trasmette è ottimo sia in condizioni di asfalto completamente bagnato che umido…


CURVE MISTO STRETTO:



Il telaio si dimostra molto reattivo. I cambi di direzione sono fulminei. Grazie al feeling che trasmettono le Junior R è possibile saggiare la velocità e precisione nei cambi anche sull’asfalto completamente bagnato. In condizioni di fondo umido tale reattività diventa quasi eccessiva e in alcune occasioni la moto risulta difficile da gestire e non permette al pilota di aprire il gas al momento giusto. Sicuramente è una caratteristica del telaio che ha impressionato più sul bagnato che sull’asciutto; l’aspetto gomme ha sicuramente avuto un ruolo importantissimo nella valutazione

Condizioni di Prova:

Meteo: Pioggia al mattino, variabile nel pomeriggio
Temperatura Aria: 22-25°
Temperatura Asfalto: n.d.
Umidità: 100%
Vento: assente

Regolazioni Moto:

Modello: BMS 15,5Hp 50 cc.
Cilindrata: 49,9 cc.
Carburatore: PHBG 21
Potenza dichiarata: 15,5 CV.
Rapporto: 6/63
Giri frizione: BZM2 masse in carbonio - 9100 giri/min
Tipo gomma ant e press.: PMT Junior R 1,2
Tipo gomma post e press.: PMT Junior R 1,4


Particolari costruttivi della BMS :

Piastra telaio :



Forcellone posteriore :



Freni idraulici hope :



Pompa freno :



Telaietto posteriore :





N.B.
I pareri espressi in questa prova in pista sono del tutto personali, pertanto soggettivi. Ogni
qual volta effettueremo dei test cercheremo di essere obbiettivi e imparziali nel rispetto di tutti.


Test effettuato in collaborazione con la rivista TUTTOMINIMOTO


Minimotoracing intende ringraziare: la famiglia Bianchi in particolare Cèdric per averci dato la possibilità di provare la BMS, il Sig. Zocchi per averci messo a disposizione la sua pista per effettuare il test, reply-italia per l’abbigliamento, Falco per le calzature e HJC by
GS Racing
per il casco.

Tutte le foto di questo Test sono state realizzate dal Nostro fotografo ufficiale: Filippo Rubin

Per ulteriori informazioni potete consultare il sito web ufficiale : BMS Bianchi Motor Sport

Grazie e a presto

Staff minimotoracing.it


posted at 07:54:45 on 09/19/07 by alenervo - Category: Test Minimoto