TEST ::: BLATA ORIGAMI MIDI

Dopo le conosciute DM, ZPF e GRC ecco il momento della prova dell’ultima arrivata sul mercato italiano BLATA. Grazie alla disponibilità di “Quadmotors” rivenditore e “BlackQueen” gestore del team ufficiale che ha preso parte al campionato italiano 2006, abbiamo avuto la fortuna di misurare le potenzialità della minimoto ceca sul tracciato PREMOLI di Codogno.






A differenza delle compagne di categoria la BLATA Origami mostra una propria personalità sia sotto l’aspetto motoristico che telaistico.
Il suo motore infatti è completamente realizzato dalla casa ceca e la versione da noi provata è stata dotata di Kit Racing, con albero motore a spalle piene, biella da competizione, pistone a cielo piatto, testa scomponibile, campana autoventilante con carter frizione dotato di un pratico sistema di registrazione mediante il quale non è più necessario smontare la campana per regolare il regime di ‘attacco’ della frizione. Una soluzione simile in passato era stata adottata anche da ZPF sulla F203, ma subito abbandonato con la nascita della F204.





Telaio in traliccio di tubi con una configurazione differente da quelle adottate dalle rivali; BlackQueen ci ha messo a disposizione due differenti soluzioni che si sono dimostrate completamente diverse in fase di guida. La prima con pedaline corte, la seconda con pedaline più lunghe e in posizione tradizionale. Reggisella in alluminio, piastre forcella alleggerite e ammortizzatore di sterzo ad olio interno al traliccio a 11 step, disco freno anteriore flottante wave da 160mm, disco freno posteriore wave da 120mm e cerchi a 5 razze ricavati dal pieno con mozzi scomponibili completano il quadro della ciclistica.
Esteticamente la BLATA Origami è molto particolare. Le sue linee molto appuntite la rendono molto aggressiva e unica nel suo genere evidenziando la sua anima Racing.
Grazie alla gentile collaborazione di GP One Racing Parts abbiamo montato sulla BLATA anche uno splendido sistema di cronometraggio che ci ha aiutato in fase di rilevazione tempi.

FRIZIONE:
8900 rpm

SPAZIO SELLA:
Pedane corte: Buono lo spazio in sella ma un po sacrificato nei movimenti a causa della dimensione delle pedaline che non permette un buon movimento e una buona stabilità durante i movimenti
Pedane lunghe: Decisamente differente la gestione dei movimenti in sella. Con questo tipo di configurazione è possibile muoversi liberamente e sfruttare l’ampio spazio che offre la Origami per trovare la giusta posizione in sella.





POSIZIONE PILOTA:
Pedane corte: Decisamente comoda e offre anche la possibilità di muoversi lateralmente in modo da bilanciare correttamente il peso verso l’interno della curva. L’unica difficoltà è rappresentata dall’esigenza di caricare il peso sull’anteriore a causa del minimo appoggio sulle pedane; infatti è veramente difficile spostare il peso in avanti con questa configurazione
Pedane lunghe: Cambiando le pedane cambia anche la posizione in sella. E’ più difficile muoversi lateralmente a causa della posizione dei piedi sulle pedane e inoltre nelle inclinazioni accentuate è troppo facile trovarsi con le scarpe a contatto con l’asfalto. Inoltre risulta molto più stancante rispetto alla configurazione con le pedane corte alimentando qualche dolorino alle gambe dopo qualche giro.





FRENATA:
In entrambe le configurazioni la frenata si dimostra efficace e pronta anche se (causa della poca cavalleria del suo motore) la velocità massima raggiunta prima di affrontare le frenate più impegnative è troppo bassa per mettere in crisi la minimoto.





INGRESSO IN CURVA:
Pedane Corte: Si dimostra dura da inserire in curva ed è necessario usare molto le braccia, molto probabilmente a causa dell’errata posizione in sella dettata dalla precarietà degli appoggi sulle pedane che non permettono di muovere correttamente il corpo verso l’interno. Tale limite non permette di dare stabilità in percorrenza e una volta inserita tende ad allargare e risulta difficile ‘chiudere’ la curva
Pedane Lunghe: Completamente diverso il comportamento con questa configurazione. La Origami infatti si dimostra ben gestibile in fase di inserimento curva anche se la bassa velocità massima in fase di inserimento non consente di mettere pienamente in ‘crisi’ la ciclistica per avere un test affidabile.



PERCORRENZA CURVA:
Pedane Corte: Come nel caso dell’inserimento in curva anche nella percorrenza la difficile posizione in sella rappresenta un punto deficit nella guida. Con questa configurazione infatti la BLATA tende a scivolare verso l’esterno, incapace di mantener la linea ideale.
Pedane Lunghe: Ottima. Non arrivando ad alta velocità anche la percorrenza è un po sacrificata ma in ogni caso dimostra di essere molto precisa in fase di percorrenza, talvolta ‘chiudendo’ eccessivamente la linea quasi a ‘cadere’ verso l’interno della curva, costringendo in alcuni casi il pilota a correggere la traiettoria…



USCITA:
Durante il nostro test della BLATA quello che ci ha colpito di più è la mancanza di cavalli della minimoto ceca che, soprattutto in fase di accelerazione, si è dimostrata decisamente inferiore rispetto alle rivali.
In fase di uscita di curva al momento della riapertura la Origami è dolce e morbida e porta fuori dalle curve lentamente; nessuna paura a spalancare il gas!!!
Parlando con i responsabili del team BlackQueen ci è stato assicurato che diversi step di avanzamento del motore sono in arrivo dalla casa madre e la BLATA vista tra le mani del velocissimo Ivan Rastelli a fine 2006 ne sono la riprova. Sarebbe interessante rivisitare quella versione sicuramente ben diversa da quella a noi affidata e decisamente al passo con la concorrenza.

CURVE VELOCI:
Pedane Corte: Anche in questo caso tende ad allargare a causa della difficile posizione in sella.
Pedane Lunghe: Buono. Non si muove e tiene bene la linea ma poco attendibile a causa della poca cavalleria del motore.



CURVE MISTO STRETTO:
Pedane Corte: In fase di cambio di direzione non è facile da gestire. In alcuni casi è capitato di perdere i piedi dalle pedane proprio nel momento in cui era necessario ‘caricare’ e muovere i piedi. Al di là della lunghezza delle pedane anche il telaio non si è dimostrato molto reattivo.
Pedane Lunghe: Decisamente meglio. Nonostante la regolazione rigida dell’ammortizzatore di sterzo, il telaio si dimostra ‘duro’ da muovere ma comunque molto preciso e non nervoso durante il cambio di direzione. In alcuni casi è troppo preciso ed è stato necessario correggere la linea per non finire sul cordolo interno; probabilmente questo comportamento è dato anche dalla mancanza di accelerazione che non permette alla moto di ‘girare’ rapidamente e correttamente.



BEST LAP:
44.5

N.B.
Soprattutto in questa occasione, dove abbiamo avuto il piacere di provare una moto che ha preso parte alle selettive, pertanto con il setup del telaio completamente personalizzato a misura del pilota Lazzari del team BlackQueen, i pareri espressi sono del tutto personali, pertanto soggettivi. Ogni qual volta effettueremo dei test cercheremo di essere obbiettivi e imparziali nel rispetto di tutti.














Due parole direttamente da QUADMOTORS, importatore e distributore prodotti BLATA...

...l’apertura del circuito di Codogno, così vicino a noi, e così simile al lavoro che già facevamo, occuparci di trasformazioni estetiche ed evoluzioni meccaniche ha scatenato una grande curiosità che ci ha avvicinato a questo piccolo mondo dove i motori sono portati all’esasperazione, dove tutto questo divertimento diventa sport e agonismo.

la continua richiesta che porta il nostro commercio sempre più vicino alle piste e la voglia di provarci e di capirci un po’ di più, la collaborazione della nostra officina, insomma un bel mix che ci ha portato col tempo a fare una grossa scommessa. BLATA.

…………BLATA?
Perché l’abbiamo seguita all’europeo, perché esteticamente ci piaceva, perché era esclusiva, poco conosciuta poco diffusa se non come prodotto CINESE, ma meccanicamente ben fatta, con un motore molto performante, con un telaio indistruttibile. Troppo poco conosciuta, difficile da gestire, difficile reperirne i ricambi, insomma, questo marchio pur essendo il più diffuso al mondo, in Italia dove la competizione è più accentuata che in altri paesi non aveva ancora ottenuto il giusto spazio.

In questo anno e mezzo abbiamo tastato il terreno a spanne, piano piano, sbagliando, provando, sostituendo, ecc, fino ad arrivare direttamente alla meta, ottenere l’importazione diretta per il nord italia. Infatti da novembre 2006 siamo ufficialmente importatori.

Ora abbiamo la collaborazione dell’azienda, la disponibilità di tutti i ricambi, gli accessori, i prezzi competitivi, le grafiche accattivanti, abbiamo parti speciali da testare, abbiamo assistenza tecnica, insomma siamo pronti ad offrirvi tutto quanto è disponibile, oltre a proporvi frequentemente le novità proposte da BLATA.

Saremo presenti con un team esterno nel campionato italiano ed europeo 2007, stiamo allestendo uno spazio web dedicato dove potete richiedere informazioni, acquistare i prodotti, vedere le novità ecc.

Abbiamo in serbo proposte per privati, per team, prezzi riservati a chi acquista la moto per gareggiare, ecc. insomma la carne sul fuoco è veramente molta.

Dedicheremo spazio all’utenza anche in pista, facendo frequentemente provare una moto a chiunque abbia dubbi riguardanti le prestazioni di questi motori e la guidabilità di questi telai. Insomma faremo del nostro meglio per garantirvi servizi, disponibilità e divertimento...






Minimotoracing intende ringraziare, QUADMOTORS, BLACK & QUEEN per l’estrema disponibilità da sempre dimostrata a Minimotoracing.it , Reply per l’abbigliamento, Falco per le calzature, HJC by Gs Racing per il casco GP crono per i sistemi di cronometraggio e il Circuito Premoli di Codogno per aver reso possibile il test comparativo.


posted at 15:08:15 on 01/04/07 by gomitointerra - Category: Test Minimoto