Motoestate 2010 ::: Mugello 25 aprile 2/3

04 May, 2010 | Suxilo53

La pioggia non da tregua e il continuo ticchettio della pioggia non diminuisce la sua intensità; mi faccio cullare dalla sua melodia prima di addormentarmi in un affollatissimo camper sdraiato in senso opposto al mio piccolo terremoto di quattro anni che, con le sue funeste gambine, sa sempre come rendere le mie notti da incubo.

Il nuovo schema "da letto" studiato attentamente a tavolino da i suoi frutti e la ronfata che ne consegue è "da antologia". Al risveglio un'occhiata alla piccola finestra della mansarda scongiura la pioggia ma le numerose nuvole che girano sopra le nostre teste non sono per niente rassicuranti.

L'arrivo della splendida coppia G&G (Gigi e Giordano) apporta un clima ancor più piacevole all'interno del box. La loro solarità ed ironia è sempre da primato... Il venerdi sera ha salutato anche l'arrivo di Emilio, nuovo acquisto del motoclub Osio Sotto al primo anno di gare in sella ad un R6 praticamente originale. Il magico gruppo del box #8 è formato!!!

Gigi Rizzo, GiordanoPlus, Jeremy Sergio, Suxilo


C'è tempo prima del secondo turno di ufficiali previsto per le tredici e trenta in un sabato colmo di appuntamenti in pista; mi prendo tutto il tempo per prepararmi alla sessione decisiva.
Aver effettuato le libere e il primo turno di ufficiali sulla pista bagnata mi mette un po di "ansia" in vista del turno asciutto; i turni di allenamento al Mugello sono sempre stati un problema causa distanza e costo eccessivo e nel corso degli anni i giri "asciutti" sulla pista più bella d'Italia sono stati troppo pochi per entrare in pista e andar subito forte.
Riflessioni che non mi creano grossi problemi; la voglia di scendere in pista abbatte tutte le perplessità.

Si avvicina il momento dell'ingresso in pista e un crescendo di tensione vede il suo epilogo al mio ingresso in pista.
Attendo che apra la corsia box sbirciando dalla pit-lane ottimizzando il tempo per tenere calde il più possibili le mie dunlop. Sergio, Gazza e Puppa mi tolgono le termo e sono pronto per la battaglia contro il crono.

Le gare a trentasei anni ovviamente non sottintendono alcuna ambizione per il mio futuro; sono vecchio per sperare di fare di questo sport la mia professione ma l'emozione che provo per come Sergio, Puppa e Gazza mi coccolano mi da l'illusione di essere un pilota di "quelli veri".
Resta comunque un gioco e io di questo ne sono consapevole; un gioco che mi costa caro sia in termini economici che in termini di impegno ma è un gioco a cui faticamente riesco a rinunciare. Il solo pensiero di dover appendere il casco al chiodo un giorno mi apre un vuoto allo stomaco ma sono consapevole che un giorno purtroppo finirà!

Riflessioni che svaniscono una volta abbassata la visiera del casco.
E' la sessione di prove decisiva, voglio dare il massimo per riuscire a partire "la davanti"...
Appena varcato il semaforo della corsia box, un bacio al cielo e poi in piedi sulle pedane per "stirare" la nuova, splendida tuta Gimoto che rappresenta una delle perle dello splendido look di questo GRT 2010.

Inizio a riprendere i riferimenti della guida sull'asciutto ma mi rendo conto che non sono fluido nella guida come vorrei e sono lontano anni luce dalle performance del 2009...
Le goccie d'acqua che accarezzano la visiera dall'uscita della S.Donato all'ingresso della Casanova non mi preoccupano più di tanto ma inconsciamente non mi danno tutta la serenità che vorrei...
Al secondo giro vengo infilato da Bertoldo e ne approfitto per "farmi tirare"; non è molto più veloce di me ed in alcuni punti guadagno terreno...
Inserimento della bucine deciso, all'uscita mi metto in scia, vedo il suo scarico...lo vedo sempre più vicino...esco dalla scia, avverto le turbolenze sul manubrio, mi affianco arriviamo appaiati alla staccata della S.Donato e freno anzitempo facendolo stare davanti per provare nuovamente a farmi tirare. Ho bisogno di riferimenti per riprendere il mio ritmo...
Dopo qualche curva incontriamo un gruppone di cinque, sei moto decisamente lento. Passiamo insieme i primi tre, poi lui riesce a passare e prende metri, io resto dietro.
Impreco, che nervi!!! Fuori dalla S.Donato Bertoldo alza il braccio per rientrare ai box, io continuo il mio turno...

Bucine...schiacciato in carena cerco di farmi "piccolo, piccolo" per esporre il meno possibile la mia silhouette al vento... arrivo davanti al muretto del box e vedo il tabellone dei tempi con scritto Suxilo53 - 2.06.5: a quel cartellone però manca un messaggio: "- Fermo... dagli 'sto xxxx di gass!"
Mi innervosisco vedendo la mia migliore prestazione, troppo lento per le mie ambizioni e allora metto giù il testone dentro il cupolino cercando di migliorare il più possibile...

Mi sembra di andare fortissimo ma al passaggio successivo stesso copione. 2.06 basso. Arrivo alla staccata della S.Donato e decido di rientrare ai box per riordinare le idee...

Suxilo Pit Stop


Sergio, Paolo e Puppa mi corrono incontro. I loro commenti sulla mia prestazione sono sempre positivi ma non riesco a farmi andare giù la mia pessima performance. C'è poco da settare sulla moto; è il mio polso e la mia mente a dover essere tarati. Sono ancora "sballati"...
Controllo il countdown esposto sulla linea del traguardo: quattro minuti al termine delle prove...
Accendo il motore ed esco per provare l'ultimo assalto.
Visiera abbassata e gass aperto fino alla S.Donato. Sento il cuore battere forte. E' l'ultima chance, una specie di Superpole.
Percorro tutto il giro di lancio ad andatura sostenuta per riportare in temperatura le mie Dunlop...
...biondetti1, biondetti2 e giù in carena stacco forte per lanciarmi giù dalla bucine. Testone in carena, gomiti stretti, sedere in fondo in fondo al la sella...gasss a martello!!!
Arrivo alla Bucine...staccatona...la moto si intraversa; pressione sulla pedana per "buttarla dentro", subito gass in mano... esco dalla S.Donato come un proiettile, la ruota anteriore si stacca da terra prima di inserire a sinistra.
Entro forte, bene...

NOOOOOOOOOO

Un pilota lento davanti a me proprio in ingresso!


...sto per tamponarlo!
Chiudo il gasss, freno per evitare la collisione.

Il giro buono è rovinato alla seconda curva; purtroppo qui non funziona il mode Start > Riavvia sessione in stile Playstation pertanto impreco dall'uscita della esse fino alla staccata successiva per poi rimettermi d'impegno e terminare il giro al meglio nonostante l'handicap.
Faccio tutto bene... non benissimo ma sicuramente meglio dei giri precedenti.
Il crono dice 2.05.6 che, analizzando l'acquisizione dati a fine turno, senza quell'intoppo sarebbe stato un 2.04.8...
Ma, come diceva un caro amico, "carta canta!" ed è inutile recriminare...
Probabilmente devo imparare a gestire il tempo disponibile in modo da evitare i piloti più lenti...

Complimenti al mio arrivo al box ma sono complimenti che non mi sento cuciti addosso. Posso, DEVO, fare meglio!
Complimenti invece che mi sento di fare a Whomer, alias Omar Pina nuovo portacolori del GRT che ottiene un meraviglioso secondo miglior tempo della categoria 600 stock che gli vale la prima fila con un miglior tempo di 2.03.2

Omar Pina - Whomer


Buona prestazione anche il terzo pilota che porta in gara i colori del GRT all'esordio, iniziando la sua prima gara in carriera sopra qualsiasi aspettativa; dopo aver stupito con il suo secondo tempo in condizioni "rain"
ottiene un buon ottavo posto sulla griglia della 600 stock.


Subito dopo essere ritornato "in borghese" inizia il susseguirsi di interrogativi per capire dove "sono andato piano" e dove poter migliorare...
L'impressione è quella di "essere lungo di rapporto" e ripercorrendo mentalmente i giri appena conclusi ne ho quasi la certezza...
Paolo boccia la mia tesi di "accorciare il rapporto" e prima di cena mi invita a far due chiacchiere con Albero Corradini, mente sapiente e tecnico di grande aiuto per il set-up delle mie Ohlins, nonchè veloce pilota, che dallo scorso anno è al mio fianco...

Più parlo con Alberto e più mi trovo bene con il suo modo di lavorare e di vivere il motociclismo sportivo. Un approccio alla risoluzione dei problemi che ritrovo molto nel modo di fare di Puppa. Un approccio ragionato, studiato e giustificato. Un metodo di lavoro che arriva alla mia testa ancor prima di influenzare il polso...

E' importante avere persone fidate al proprio fianco. Per questo credo che il GRT sia una splendida realtà e per questo ne vado fiero! Per quello che abbiamo costruito insieme... con umiltà e voglia di imparare.
Personalmente nonostante i miei trentasei anni ho ancora tanto da imparare e le "quattro chiacchiere" con Alberto me lo confermano.
Nel Mugello 2009 la sua presenza mi ha aiutato tantissimo per raggiungere la migliore prestazione sull'asciutto prima di effettuare la gara sul bagnato e anche in questo duemiladieci le sue parole sono state davvero molto utili; per avvalorare parte delle sue tesi, Alberto mi invita a dare un occhio a qualche giro onboard alla sua Honda proprio sul tracciato del Mugello...

Ritrovo serenità e tutta l'amarezza al termine del turno di ufficiali è svanita. Mi sento sollevato e fiducioso per la gara dell'indomani...
Mi aspetta una cena in compagnia di tutto il team, una tavolata di 16 persone che mi lascia piacevoli emozioni nonostante la stanchezza e sempre attento alle condizioni di salute della piccola Alice, colpita dalla febbre proprio appena arrivata.
Anche per la mia piccola il Mugello non è sinonimo di positività. In tre anni di gare per ben due volte ha dovuto combattere con la febbre...
Un bel massaggino dopo una tachipirina è d'obbligo prima di farla addormentare; è il minimo che un papà come me possa fare...

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