Rijeka 2010 ::: 12 luglio Endurance Spedizione McOsio 2/4

16 Jul, 2010 | Suxilo53

L'orologio continua la sua corsa lasciandomi solo il tempo di una doccia rilassante e di un giretto nel giardino dell'alloggio per una telefonata alle mie donne strapazzate dalla morsa del caldo della pianura padana...
Al contrario a Rupa il clima è decisamente piacevole. Poca umidità e una fresca brezza che, a dorso nudo, da "quasi" fastidio...
Durante la mia passeggiata sento il "sound" di un SubarOne avvicinarsi...
E' arrivato Andrea da Trieste e ci ha trovato in men che non si dica!
Quattro piacevoli chiacchiere con lui e Gaia, la sua compagna, e arriva anche il resto della ciurma a prelevarci per andare al ristorante, a poche centinaia di metri...

Poco più di venti euri per una cena abbondante e di ottima qualità è il responso del conto dopo una serata davvero piacevole in cui il Motoclub Osio Sotto, come ogni volta in cui ci troviamo con le gambe sotto al tavolo, si conferma sempre garanzia di divertimento...
Ogni tanto sorrido sbirciando Andrea e Gaia, seduti davanti a me, alle prese con l'interpretazione dello slang Bergamasco...
C'è anche il tempo per consegnare il piccolo pensiero da parte di Sergio ad Andrea per i suoi cinquant'anni. Un pensiero banale ma significativo. Una maglietta con la scritta "Life begins at 50" sul petto e "Follow me" sulla schiena che fotografa perfettamente lo status del vicepresidente del Motoclub Osio. Cinquant'anni portati benissimo. Grande Andrea!!!

Serata condita anche da un po di "movimento"...
A metà della nostra permanenza nel locale scorgiamo sulla porta un uomo e una donna con volti non propriamente lucidi e a tratti incapaci di gestire pienamente l'equilibrio...
Il cameriere li accoglie e li fa accomodare...
I due dimostrano di non essere proprio "sereni" ma dopo qualche minuto mi dimentico completamente della loro presenza dando piena attenzione alle nostre chiacchiere da bar basate principalmente sul motociclismo e sullo sfottio tra i due equipaggi del motoclub Osio che prenderanno parte alla gara endurance il giorno successivo.

Dopo qualche minuto ci accorgiamo che i due non sono più seduti al tavolo; antipasto "spazzolato", bicchieri vuoti e cestino del pane dimezzato...
Arriva il cameriere con un primo e un secondo...

...una volta posati i piatti sul tavolo si reca fuori dal locale per invitarli ad entrare.
Sentiamo il motore dell'auto andare su di giri e poco dopo le gomme fischiare sull'asfalto.
Boooom... Si sente un gran botto!
Temiamo il peggio. Fortunatamente vediamo rientrare il cameriere che prende il telefono e chiama la polizia dopo aver probabilmente scagliato un piatto o qualcos'altro sulla macchina di Bonnie e Clyde dei poveri...
Ci facciamo una risata. Tutto il mondo è paese...

Gli occhi iniziano a farsi pesanti... e tenere aperte le palpebre diventa davvero impegnativo. Dopo il pessimo caffè, e aver apprezzato la vittoria del mondiale sudafricano da parte della Spagna, il letto diventa la nostra meta comune e decidiamo di abbandonare il ristorante. Saluto Andrea e lo ringrazio per la visita sperando di rivederlo il prima possibile in sella a quella R6 bianco rossa, ricordandogli che la #53 lo aspetta...

Una dormita colossale, non esente purtroppo dall'umidità di un luglio caldissimo, si conclude troppo presto...
...la tavola imbandita sotto un gazebo di legno in un contesto davvero splendido rende meno traumatico il risveglio e latte, caffè e merendine mi richiamano come il canto delle Sirene nelle acque di Itaca...

Seduto sul monovolume pulmizzato per l'occasione arriviamo in autodromo e vediamo già sfrecciare le moto alla violenta staccata della curva Rijeka. Un certo vuoto allo stomaco inizia a farsi sentire e, nonostante i vari dolorini, la voglia di salire in sella è in continuo crescendo...

Ritiro trasponder, preparazione della #53 da parte di Sergio che la cura come fosse una motogp, e una volta vestiti i panni del pilota si tratta solo di aspettare il momento giusto per entrare in pista.
Nel frattempo Danilo monta il trasponder della gara endurance per iniziare a fare qualche tempo valido per lo schieramento di partenza; il trasponder, unico per l'equipaggio, viene collegato ad una delle moto che scende in pista e i tempi effettuati saranno validi per decretare la griglia.

E' il mio turno. Sergio mi ha cambiato la gomma posteriore montando una 7704 usata e una 6704 all'anteriore usata quando mi sono fratturato la clavicola in Franciacorta. Tutte gomme di recupero per questa esperienza croata perchè allenarsi è la mission di questa week end.

Danilo è rientrato al box e decido di montare il trasponder in questo mio primo turno. Come in occasione della gara di Franciacorta, anche qui ormai seguo il "mio" rituale prima di salire in moto. In questo primo turno mi dimentico un passaggio; rifaccio tutto da capo prima di salire in sella altrimenti non mi sento tranquillo...
Sono malato o forse solo insicuro!

La paura di cadere c'è ed è reale! Questo rappresenta sicuramente un grosso freno e in ogni mio giro in pista il pensiero non mi molla anche se talvolta questo pensiero si annulla nel momento in cui si scatena l'adrenalina in staccata o in fase di apertura di gas...

Entrato in pista mi accorgo di tutti i dolorini che il giorno precedente mi ha lasciato come ricordo ma cerco di non pensarci e inizio a guidare forte fin da subito...
Pochi i giri in pista, cinque forse, adrenalinici, intensi, divertentissimi. 1.36.9 il mio best lap che vale il secondo posto in griglia di partenza...
Il giorno prima abbiamo deciso di cambiare la corona e di allungare il rapporto finale per rendere un pochino più guidabile la moto nelle esse dopo la Rijeka. Sbirciando il video di Tommasini mi accorgo che il pilota friulano entra nella buca in quarta marcia. Ci provo anche io dando il gas deciso e al primo giro la #53 mi trasmette un segnale; la ruota posteriore scivola in modo deciso "col gas in mano" nel cambio di direzione...
Decido di accompagnare più dolcemente l'apertura del gas per non andare a raccogliere le pietre nella via di fuga ma tengo comunque la quarta marcia in ingresso e il tutto sembra dare i suoi frutti...

I complimenti di Sergio al mio arrivo in corsia box con il sorriso stampato sul volto. E' un piacere rientrare ed essere accolto con quel sorriso soddisfatto. Mi da la carica... Mi sembra un piccolo premio per tutto il lavoro che fa sulla #53.
Mi rendo conto che quello appena effettuato è un buon tempo per essere la prima volta che scendo in pista a Rijeka ma è reale la consapevolezza di poter migliorare ancora e tanto...

Il fisico non in formissima mi consiglia di non risalire più in moto se non per prendere parte alla superpole valida per lo schieramento di partenza della gara sprint della 600 a cui io, Walter e Danilo ci siamo iscritti...

...iscrizione contestata da Jeremy Sergio il quale, consapevole della mia forma fisica sempre carente di benzina, teme per la mia tenuta nella gara di endurance. Ma l'ormone della competitività è incontrollabile e quel vuoto allo stomaco si fa sentire qualche minuto prima di indossare il casco e i miei occhi si iniettano di sangue. Due giri di superpole per decretare lo schieramento... Usciamo tutti e tre insieme dalla corsia box. Danilo e Walter si attaccano alla "carota" per farsi tirare...
Varcato il semaforo verde mi si spegne il cervello. Un bacio al cielo e sento il cuore battere forte...
Inizio a spingere da subito. Non mi giro. Penso solo a guidare...
1.36.1 è il risultato del mio giro veloce che vale la terza posizione della categoria 600 dietro Frescura e Maso, piloti locali del gruppo di Bobo Racing. Rientro al box col sorriso! Sono soddisfatto anche se mi rendo conto di non aver dato il 100% e quel tempo è decisamente migliorabile...




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