Premier Cup :::: Franciacorta 3/3

31 Aug, 2010 | Suxilo53

Risveglio della domenica mattina influenzato positivamente dalla bella serata passata insieme a tanti amici ma con qualche postumo allo stomaco, repentinamente attenuato mediante abbondante bevuta d'acqua che di li a breve aprirà una voraggine nel mio stomaco, opportunamente tamponata grazie alla consueta colazione dei campioni...

Mattinata intensa quella che precede la gara caratterizzata dai continui confronti con Omar dapprima, Puppa Sergio e Gazza poi, e infine con la benedizione di Alberto Corradini che rappresenta sempre un punto di riferimento importante data la stima che nutro per lui...

Da tutto questo scambio di idee esce
la seguente decisione: un dente di corona in più per accorciare il rapporto e, dato l'impossibilità di testarla, nessuna modifica drastica alla forcella anteriore (durante le prove ufficiali continuava a trasmettere strani movimenti in fase di percorrenza...).
La gomma posteriore nuova poi avrebbe dovuto chiudere il cerchio e cancellare tutti i punti di domanda emersi nel corso delle ufficiali.

Un Gazza tutto fare in versione "Primo Chef" ci regala un'ottima pasta con tonno e Olive, due ore abbondanti prima della gara in modo da digerire adeguatamente...
L'ultimo appuntamento sul tracciato di Franciacorta mi vedeva scattare dalla prima fila; il fatto di partire dalla terza fila in questa esperienza nella Premier CUP mi trasmette un po di angoscia ma, risolti i dilemmi tecnici, tutti i miei pensieri sono rivolti al momento della partenza, il momento più delicato della gara.
Sono fiducioso e confido in un buono spunto una volta spento il semaforo rosso...

Il susseguirsi di "bandiere rosse", necessarie a causa delle numerose scivolate per via dell'elevata temperatura dell'asfalto (ndr temperatura asfalto 60°C circa), fa "slittare" il programma di una mezz'oretta permettendomi di prolungare il mio momento "relax" sul lettone della mansarda del camper...

COn tutta calma inizio a vestirmi.
Il respiro inizia a farsi un po più pesante ma è una sensazione assolutamente sopportabile; differente dalle prime volte in cui questa sensazione sembrava quasi soffocarmi...
Sono sereno e grazie a questa serenità mi godo, con calma, il momento della vestizione...
Un po di stretching...
I tricipidi mi fanno male! Acido lattico post prove ufficiali...
Non ci penso!!!

...mi siedo vicino alla #53 una volta indossato casco e guanti!!
Le chiedo aiuto e supporto per portare a termine questa gara con l'obbiettivo che mi sono prefissato: sedici giri ad un buon ritmo SENZA SCOPPIARE FISICAMENTE!!!
Non mi interessa la prestazione del singolo giro, voglio essere costante e NON MOLLARE...

Sentiamo la prima moto uscire dalla pit-lane.
Ci siamo.

Come un "vero" team ognuno sa cosa fare e, in pochi secondi, la #53 è spogliata delle termocoperte (quella anteriore gentilmente prestata da Omar causa bruciatura della nostra...) e giù dai cavalletti.
Pacca sul culo di Sergio e, gli "in bocca al lupo" dei vari amici sotto il gazebo, arrivano sotto al casco ovattati dal sound del motore...
Mi batte forte il cuore. Sono emozionato... Mi godo questa emozione fino al cancello di ingresso pista! Una volta lasciata la pit-lane e lanciato il consueto bacio al cielo non c'è più tempo per i pensieri. Concentrazione...

Al termine del giro di allineamento ha un sapore ancor più amaro quel "fermarsi" in terza fila perchè sono convinto non rispecchiare il mio vero valore...
Ma... "carta canta"; è questo che mi insegnava BimboMauri ai tempi delle minimoto e con questa filosofia ho vissuto tutti i miei anni di gare da allora...

Si avvicina il momento della partenza...
Lentamente i meccanici lasciano la griglia, numerosi gesti di incoraggiamento.
E' finalmente arrivato il momento di "dargli il gass"...

Sventola la bandiera del commissario di gara...
Si parte...
Come di consueto il mio stacco è "tranquillo" senza mettere sottopressione la frizione...
Non ho bisogno di provare la partenza...
So come si fa!

Metà del primo giro a ritmo sostenuto poi piano, fino al nuovo schieramento in griglia.
Arrivo tra gli ultimi...
Pochi i secondi che mi separano dal via...

Il direttore di gara esce dallo schieramento con la bandiera in alto sopra alla testa...
Si alza il rombo dei motori e con esso anche il battito del mio cuore...
Il semaforo rosso si accende...
Lunghi interminabili istanti prima di vederlo spegnere...

Viaaa...

Mi accorgo di aver colto l'attimo giusto e alla prima curva riesco a guadagnare qualche posizione...
Sono nel gruppone di testa e dopo la seconda curva il timore di qualche "contatto" è svanito. Mi concentro a seguire chi mi precede...
Cambio di direzione della prima esse e...

...polvere pochi metri davanti a me...

E' Traversaro il quale, cercando di passare Meschini all'esterno, rimane vittima di una scivolata!!!
Passiamo indenni perchè ne moto ne pilota restano in mezzo alla pista...

...il mio cuore continua a pulsare forte!

Ho davanti a me Luca Bertoldo "il gnero".
Lo seguo.Lo studio.


Sono più veloce.

Devo trovare un punto per passare...
Dopo due giri in cui ho avuto modo di apprezzare tutte le sfumature carbonio della marmitta sottocodone della sua CBR, complice un suo piccolo errore, riesco a passarlo al rampino che immette sulla "parte nuova" del tracciato...

Davanti a me il pilota Suzuki Falaschi...
Il mirino della #53 è adesso puntato sul codone della moto giapponese...

Non mi preoccupo dei piloti dietro di me. Penso solo a guidare bene e ad andare a prendere Falaschi a circa un secondo e mezzo di distanza!
Al tempo stesso cerco di non stressare eccessivamente il mio fisico per riuscire ad effettuare tutti i sedici giri della gara senza dover pagar pegno sul finale di gara...
Con il passare dei giri mi rendo conto di non guadagnare un centimetro sul pilota toscano ma al tempo stesso di non perdere nulla...

...prima di metà gara momento "adrenalina"!
Incarognito come al primo giro arrivo alla staccata del rampino che immette sulla parte nuova del circuito e, una volta inserita la moto in curva, ginocchio a terra e sguardo lontano per cercare l'uscita...

...con la coda dell'occhio mi accorgo che l'asfalto davanti a me ha un colore decisamente diverso rispetto al solito!

è OLIO!!!

Non appena i miei occhi trasmettono l'informazione al cervello, istintivamente le braccia rialzano la #53 per risparmiarla da una scivolata sicura proprio nel momento in cui sento entrambe le gomme perdere aderenza...

attimi... decisivi!

...allargo la traiettoria!

Perdo terreno!
Il cuore arriva in gola.
Mi sono sentito "per terra!"

Ci metto qualche curva per ritrovare serenità...
Falaschi allunga...

Attendo di vedere la bandiera rossa...
...ma la bandiera rossa non arriva!!!

...giro dopo giro, sempre costretto a passare a diversi metri dal cordolo, arrivo al "rampino" con il "braccino" senza mai avere chiaro dove mettere le ruote.
Falaschi, qualche metro davanti a me mi aiuta nell'interpretazione della traiettoria ideale anche se, passando fuori dal filler, sento numerosi pezzetti di moto sotto le gomme e questa condizione mi toglie tutta la serenitá che mi ero costruito fino ad allora.

Falaschi é davanti a me.
Non perdo e non guadagno. Siamo ad un paio di secondi di distacco e facciamo un pò "l'elastico"...

Sul rettilineo che precede l'ultima staccata mi giro per controllare la situazione: "Il deserto dei tartari"... Dietro non c'ê più nessuno. Ci sono più di venti secondi di distacco...

Negli ultimi giri inizia la mia vera gara. Suxilo vs Resistenza Suxilo.
Per la prima volta vince finalmente Suxilo!!!

Passata la bandiera a scacchi con un giro di anticipo rispetto alle indicazioni del Gazza, esplodo in una gioia che nemmeno Valentino Rossi alla prima vittoria con la Yamaha in sud Africa...

Tutto è competizione...anche la sfida contro se stessi! Un assordante urlo sotto il casco brucia le ultime forze rimaste... Da li in poi tutto su una ruota per festeggiare!
Prima di rientrare al parco chiuso mi sono sentito un po stupido per tutta quell'esultanza ma quella stupidità è giustificata da tutta l'amarezza ingoiata nel corso degli anni a causa dei cali fisici...

Grazie all'esperienza di Rijeka, alle numerose vasche in piscina, alle uscite in mountain bike e a tutto l'impegno sono riuscito ad ottenere la mia prima soddisfazione in moto...
La coppetta sul podio potrebbe essere la ciliegina sulla torta di questo particolare 2010!

Grazie al passaggio del Gazza arriviamo in pochi secondi sotto il gazebo dove, oltre agli altri, trovo anche Marcello e Andrea
(con rispettive consorti) del Motoclub a farmi i complimenti. Apprezzamenti graditissimi...

Tocca a Omar. Non c'è il tempo neanche di svestire la tuta e via di corsa in cima alla tribuna della prima staccata per andare ad apprezzare le performance dell'altro pilota GRT.
Può far bene...


In cima alla tribunetta trovo tutto il fans club di Omar come al solito accorso numerossimo a dar supporto al proprio amico.
Attimi prima della partenza.
Si alza il rombo dei motori che arriva alle nostre orecchie affascinante più che mai...
Omar non parte benissimo e rimane imbottigliato in centro al gruppo senza riuscire a sfruttare la seconda fila...

Sfila tutto il gruppone senza problemi...
...mi fermo a pensare!!!

Rimango basito riflettendo sulla differenza di "prospettiva" vivendo la gara sugli spalti e, in prima persona, dietro al cupolino della moto.
Dalle tribune ho avuto una sensazione di "paura" vedendo tutte le moto alla prima staccata; paura che non mi assale in modo così forte quando la in mezzo al gruppo ci sono io...
Le riflessioni viaggiano veloci nella mia testa e solo il frastuono dei motori mi riporta sulla gara...
Anche la staccata fa paura!!
Omar è in recupero. Guida bene... LO osserviamo tutti e, una volta sfilato inizia il dibattito...

Bandiera rossa dopo qualche giro!!!
C'è tensione...

Caduta al curvone dopo il rampino.
I piloti non passano davanti a noi!
Non riusciamo a capire se anche Omar sia tra i piloti coinvolti nella caduta...

Chiamiamo i ragazzi al box.
Omar è rientrato regolarmente.

Approfitto della sosta per ritornare al camper e svestire la tuta che ha ormai alzato eccessivamente la mia temperatura corporea.

Lunga, lunghissima sosta che sembra non finire mai...
Alla ripartenza Omar si rende protagonista di una gara splendida conclusa al quinto posto, in rimonta e dimostrando un'ottima costanza di rendimento.
Emozionante seguire la gara dagli spalti anche se viverla in prima persona è tutta un'altra cosa...

Prossimo appuntamento ancora sul tracciato di Franciacorta con la terza prova del motoestate alla prima settimana di settembre.

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